
Con i miei lunghissimi tempi di metabolizzazione sono arrivata alla fine delle correzioni e della rilettura del manoscritto sulla mia storia e sul mio rapporto col cancro. È stata dura perché ho scoperto una parte di me che non conoscevo. Condividere la mia storia è stato bello ma doloroso. Mi sono resa conto che condividere e pubblicizzare la propria vita siano due cose differenti. Il confine è molto, molto sottile. Ci tengo a chiarire alcuni punti saldi che fanno e faranno sempre parte della mia persona. Io non voglio mettere in mostra la mia vita, non voglio abbellire la mia quotidianità facendo credere di essere quella che non sono ma SOPRATTUTTO non voglio farmi pubblicità sfruttando la mia malattia. Il fine del libro è solo CONDIVIDERE. Tutto il ricavato sarà investito nella ricerca o in progetti legati al tema del cancro. Poi finirà tutto così. Quindi voglio sin da ora placare qualsiasi critica in questo senso: la mia VOCE è la VOCE di tutte le donne che stanno affrontando o hanno affrontato il cancro al seno. Loro sono me ed io sono loro. Mettere a nudo la mia storia e quindi anche la mia vita privata è stato difficile e mi ha fatto stare malissimo. Non avrei mai immaginato di attraversare tanto dolore. Rileggendo le mie parole ho rivissuto ogni volta le sensazioni di dolore, smarrimento, solitudine e ho rinnovato, amplificandolo, il senso di vuoto che ho provato. Ora ho elaborato le svariate emozioni che mi hanno attraversato e sono pronta! A brevissimo la copertina!